Letteratura: cos’è, come nasce e come studiarla

by Redazione
come studiare letteratura

In collaborazione con comete.info

Con letteratura si intende la materia che si occupa dello studio delle diverse opere scritte, siano queste in rima oppure in prosa. In genere la si affronta per la prima volta durante la frequentazione del liceo, poiché prevista nel programma scolastico.

Le composizioni sopracitate comprendono diverse catalogazioni. Tra quelle principali vi sono l’epica, la narrativa, l’oratoria e la lirica. Lo studio della letteratura durante i primi anni di formazione didattica di secondo grado, consente ai ragazzi di poter vedere il genere umano secondo una diversa prospettiva, ovvero quella che l’autore vuole comunicare al lettore.

Giusto per intenderci, rispetto a una classica materia come la storia, la quale riporta lo svolgimento dei fatti per filo e per segno, la trama delle opere letterarie riporta anch’essa fatti realmente accaduti, ma spesso romanzati. Non a caso le due materie spesso si incontrano. Basti pensare alla narrativa storica, racconto di pura fantasia, basato però su reali avvenimenti storici.

Quali sono le origini della letteratura?

La realizzazione delle prime opere letterarie risale all’epilogo dell’Alto Medioevo, età storica sviluppatasi nell’undicesimo secolo, precisamente in Francia. In Italia, la letteratura si propone durante il tredicesimo secolo, ben duecento anni più tardi, nel periodo storico equivalente al Basso Medioevo.

I principali fondatori della letteratura italiana sono tre, ovvero Dante, Boccaccio e Petrarca. Dante Alighieri è universalmente riconosciuto come il padre della lingua italiana. Come non citare la Divina Commedia, uno dei più grandi capolavori della letteratura di tutti i tempi, riconosciuto in tutto il mondo, la cui composizione risale al 1320.

L’opera che invece ha reso celebre Giovanni Boccaccio è il Decameron o Decamerone. Componimento portato a termine nel 1353, che racchiude al suo interno cento novelle. La suddetta composizione ha ispirato poi diversi autori che sono venuti dopo Boccaccio, il quale diventò un vero e proprio punto di riferimento per gli stessi.

Infine Francesco Petrarca, considerato il più grande umanista di sempre, precorritore appunto del fenomeno culturale detto Umanesimo, sviluppatosi poi nel quattrocento in tutta Europa. L’opera più celebre del Petrarca è il Canzoniere, raccolta di 366 liriche, portata a compimento nel 1374, anno che coincide con la dipartita del poeta.

Come si studia la letteratura e perché è importante comprenderne i contenuti

Lo studio della letteratura necessita di parecchio impegno, giacché ci si dovrà immedesimare nell’autore, avvalendosi della massima concentrazione. Non è affatto semplice metabolizzare le trame, i protagonisti della narrazione e soprattutto lo stato d’animo che il compositore desidera comunicarci. Occorre dunque parecchia empatia.

Più che studio approfondito si tratta di una vera e propria lettura. Leggere per il piacere di farlo.

La letteratura riveste un ruolo fondamentale all’interno della formazione didattica di uno studente. La sua imprescindibilità all’interno del programma scolastico deriva dal fatto che la materia può rivelarsi particolarmente utile nell’apprendimento di nuovi vocaboli, così da possedere un lessico più ampio, ma non solo.

Difatti lo studio delle opere porta allo sviluppo di un forte senso critico, grazie al quale si potranno esprimere giudizi obiettivi senza subire influenza alcuna. Come si può evincere, l’interpretazione delle composizioni letterarie arricchisce l’individuo, facendone un uomo maggiormente coscienzioso e a tratti più profondo, ragion per cui non ci si può esimere dall’apprendimento delle stesse.

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