Buzz marketing: cos’é e a cosa serve

by Redazione
buzz marketing

In collaborazione con videm.it

Internet è un universo a se, oggi come oggi in continua crescita. Sembra infatti non conoscere confini la sua espansione. Nei vari piccoli sottomondi di cui è composto si annida il Buzz marketing. Vediamo cos’è e a cosa serve. Il Buzz marketing, o marketing non convenzionale, altro non è che una tecnica di vendita online che si basa sul passaparola degli utenti.

Tale tecnica è finalizzata al far conoscere un brand, un prodotto o un servizio attraverso i social media e i blog su internet, al fine di aumentarne la popolarità e la reputazione. La forma usata come passaparola è chiamata appunto Buzz, ovvero ronzio, per la sua forte intensità. Il gruppo di utenti che si vuole andare a raggiungere è definito sciame, ricollegandosi al ronzio che fanno gli insetti come, per esempio, le api. Il passaparola quindi è il punto chiave del Buzz marketing, sul quale si consolida la tecnica di vendita.

La strategia del Buzz marketing: creare una spirale di vendita in tre semplici mosse

Fra le tecniche di Buzz marketing più frequentemente usate possiamo evidenziarne tre molto importanti:

  • creare suspense;
  • inventare una controversia;
  • rivolgersi a influencer e blogger.

Per creare suspense si intende creare una sorta di mistero intorno al brand o al prodotto che si vorrebbe far conoscere. Non elencarne subito le caratteristiche, ma tenere il pubblico col fiato sospeso, aumentando così il desiderio per il prodotto in questione. Ingolosire gli utenti è una tecnica consolidata.

Inventare una controversia significa invece creare appositamente un argomento di discussione sul prodotto che si vuole lanciare. Un argomento di qualsiasi tipo, in particolare provocatorio che incuriosisca gli utenti e li induca a parlarne e a creare una vera e propria discussione in rete.

Per quanto riguarda le terza tecnica, ossia rivolgersi a influencer e blogger, si tratta di contattare utenti che hanno già una loro importanza all’interno della comunità online, che pertanto quindi sono già conosciuti dalla maggior parte delle persone che frequentano i social media. Queste persone hanno una cassa di risonanza molto elevata e presentare a loro il prodotto potrebbe voler dire accrescerne la popolarità in brevissimo tempo, accrescendo in contemporanea anche la qualità di quest’ultimo.

Le varie tipologie di utenti sui social

Possiamo dividere gli utenti dei social media in tre grandi categorie, differenti tra loro ma in qualche modo collegate fra di loro:

  • opinion leader;
  • utilizzatori;
  • compratori.

Gli opinion leader spesso sono gli influencer già accennati precedentemente. Queste persone fungono da amplificatore verso tutti gli altri utenti, i quali a loro volta ripongono in loro molta fiducia. Per questo motivo quando ci si rivolge a loro è bene fornirgli tutte le informazioni utili sul prodotto o brand che si vuole lanciare.

Gli utilizzatori sono gli utenti che percepiscono tutte le informazioni sul prodotto e poi lo condividono con altri utenti utilizzatori che a loro volta lo condividono con altri, creando una vera e propria catena, o il cosiddetto effetto Buzz. La tecnica del Buzz marketing consiste nel trasformare gli utilizzatori in persone della terza categoria, ossia i compratori.

I compratori altro non sono che gli acquirenti reali, quindi non più solo persone che ne parlano, ma che lo acquistano e lo fidelizzano, creando quindi una spirale positiva atta a far crescere sempre di più il prodotto in questione. Al venditore in questione quindi non rimane che capire le tecniche migliori da mettere in pratica e come metterle in pratica al fine di sfruttare a pieno effetto il grande potenziale dei social media.

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