In collaborazione con modom.it
In un mondo sempre più multietnico e sempre più votato all’ambiente, al green e all’ecosostenibilità, c’é un settore che continua a rimanere a galla e al passo con i tempi, trovando sempre più espansione grazie ai suoi vari e fortificati rami: l’edilizia. In particolare parleremo e analizzeremo un ramo dell’edilizia che sta prendendo sempre più campo, soprattutto all’estero: l’edilizia modulare, una vera e propria rivoluzione in campo lavorativo ed ambientale.
Vediamo di seguito cos’è l’edilizia modulare e come funziona. L’edilizia modulare o architettura modulare altro non è che il progetto di un sistema che prevede l’unione di componenti separati, i quali possono essere collegati e inseriti anche in una fase successiva dello stesso lavoro. Il punto di forza dell’edilizia modulare consiste nell’inserire parti in un secondo momento senza altresì andare ad intaccare l’intero progetto già esistente.
In pratica con questo sistema di progettazione, anche se una casa è già a metà costruzione, è possibile ampliarla o cambiarla senza dovere ricominciare daccapo. Il termine modulare sta ad indicare proprio la dinamicità di un progetto e la sua predisposizione al cambiamento in corso d’opera.
I vantaggi dell’edilizia modulare
Innanzitutto è bene partire dal fatto che modulare significa poter cambiare o ampliare il progetto utilizzando un unico modulo, quello di partenza. Quindi la possiblità di avere più soluzioni senza l’impiego di altri moduli. Ciò si traduce in termini economici in un grande risparmio di denaro, dati i bassi costi di sviluppo e i bassi costi di progettazione derivati appunto dall’uso di un unico modulo.
Un altro vantaggio di cui tener conto consiste nei tempi di realizzazione del progetto.
Con l’edilizia modulare infatti i tempi di lavoro di un cantiere sono molto ridotti e di conseguenza anche a livello logistico se ne trae giovamento, dato che lo stesso cantiere rimarrà sul luogo di lavoro per molto meno tempo. Un altro importante vantaggio riguarda l’ambiente. È dimostrato infatti che l’edilizia modulare nella stragrande maggioranza dei casi ha contribuito ad una notevole riduzione sull’impatto ambientale e ad un notevole aumento dell’efficienza energetica.
La costruzione dei moduli infatti non avviene in cantiere, bensì all’interno di una fabbrica. I moduli vengono spediti successivamente in cantiere, già assemblati e completi di infissi, pavimenti, elettrodomestici e rivestimenti. Tutto ciò contribuisce a diminuire drasticamente l’impatto ambientale e consente di avere un team di lavoro al completo in un unico luogo. Inoltre gli scarti prodotti dalla fabbrica risultano meno inquinanti e lavorando al chiuso si elimina il problema del maltempo, dimezzando così anche i tempi di produzione. Quindi ricapitolando, tra i vari vantaggi dell’edilizia modulare, possiamo riassumere i più importanti in:
- vantaggio economico;
- ridotto impatto ambientale;
- tempi di produzione ridotti.
Anche l’Italia è pronta per questa innovazione
Nonostante un approccio inizialmente conservativo, anche in Italia le cose stanno notevolmente cambiando e molti sono già pronti ad accogliere questa innovazione avendo capito che il legno è già oggi il materiale migliore per costruire nuovi edifici poiché garantisce una vera sostenibilità ed un basso impatto ambientale, oltre ad essere bello e molto performante sotto l’aspetto strutturale.