Cosa succede se una casa all’asta non viene venduta

by Redazione
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In collaborazione con aste-24.it

Centinaia di beni immobili finiscono puntualmente in vendita alle aste giudiziarie, complice soprattutto la recessione economica. Chi contrae un ingente debito nei confronti delle banche oppure dello Stato rischia inevitabilmente il pignoramento della propria abitazione. Questa finirà dunque sotto sequestro, in attesa di un nuovo possedente.

Innanzitutto il giudice emetterà il suo verdetto. Successivamente un curatore fallimentare si occuperà in tutto e per tutto delle diverse fasi di cessione della proprietà. La fase iniziale prevede l’ispezione di un perito, atta a stabilire il valore economico della struttura. Valore che potrebbe subire delle riduzioni qualora nessun compratore mostrasse interesse per l’acquisizione dell’immobile.

Una volta definito il prezzo di partenza, si procederà con la pubblicazione sul gazzettino delle aste, al cui interno sono presenti gli avvisi correlati agli edifici da cedersi. Non tutte le abitazioni sono però oggetto di desiderio da parte di potenziali acquirenti. Il quesito sorge dunque spontaneo: cosa accade se una casa all’asta non viene venduta?

Case all’asta: cosa succede alle abitazioni invendute?

Si conosce con certezza l’epilogo di una trattativa andata a buon fine per la cessione di una casa all’asta, ovvero l’insediamento di nuovi inquilini. Cosa succede se invece l’immobile non viene ceduto a un potenziale compratore?

Qualora non vi fosse alcuna offerta, verrà organizzata una nuova asta, che in genere prevede una riduzione del 25% sul valore stimato dal perito. Chiaramente la decisione definitiva in merito alla variazione sopraindicata spetta al giudice. Si procederà nel suddetto modo fino a quando non si farà avanti un acquirente realmente deciso a chiudere la negoziazione.

Può capitare che l’edificio rimanga invenduto per svariati anni. In questo caso il giudice valuterà se concedere o meno l’opportunità al protestato di abitare all’interno dell’immobile fino alla consegna dello stesso. Qualora tale opportunità venisse riconosciuta, il debitore dovrà garantire la massima collaborazione con il curatore fallimentare e i potenziali compratori, i quali potranno concordare un sopralluogo presso la proprietà, chiaramente in presenza degli inquilini, ai quali spetta l’onere di esibire l’abitazione senza esitare, pena lo sfratto immediato.

Inoltre i locatari non dovranno arrecare alcun danno alla casa durante il periodo di permanenza, informando il curatore designato dell’eventuale comparsa di malfunzionamenti agli impianti o altre magagne riguardanti la struttura muraria dell’edificio.

Casa all’asta: perché diversi immobili restano invenduti?

Può capitare che per diversi motivi un immobile risulti poco intrigante per i potenziali compratori. Ciò a causa di ragioni spesso legate all’ubicazione della proprietà. In genere gli immobili parecchio distanti da un centro abitato risultano meno attraenti, poiché vivere fuori città potrebbe dimostrarsi alquanto disagevole, forzando il possedente a fare esclusivamente affidamento sulla propria automobile per raggiungere il centro urbano più vicino.

Oltre alle suddette motivazioni, vi sono poi quelle legate alle condizioni dell’edificio. Case che necessitano di onerose riparazioni alla struttura muraria o agli impianti sono difatti tra le meno vendute.

Infine la valutazione del perito. Qualora la stima si rivelasse di gran lunga superiore al valore effettivo del bene immobile, gli acquirenti potrebbero esimersi dal manifestare il proprio interesse, in attesa di ipotetici cali di prezzo.

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