Aprire una ditta di pulizie: 3 buoni consigli

Business

La guida che proponiamo qui sotto è frutto della collaborazione con gli epserti di impresepulizianapoli.com, un’azienda di pulizie di lungo corso i cui consigli sono utili per gli imprenditori alle prime armi.

Avere un business plan

Un primo buon consiglio per aprire una ditta di pulizie consiste nell’avere un business plan. Quest’ultimo deve infatti essere stilato con cura ed è un documento necessario volto ad aprire l’attività in maniera corretta, con tutte le analisi adatte. E’ utile per avere successo.

Lo scopo di questo documento è quello di aiutare l’imprenditore nell’aprire una ditta di pulizie e ottimizzarla. E’ anche possibile organizzare in maniera ottimale il proprio lavoro e comprendere tutti gli obblighi burocratici su cui concentrarsi.

Vi sono differenti domande volte a sviluppare al meglio il proprio business plan, così da avere una panoramica chiara di tutte le attività che si devono compiere, così da poter anche fare una stima di tutti i costi necessari.

Questo documento fondamentale può anche essere realizzato in solitudine, ma se si ha bisogno di aiuto è possibile contattare un commercialista o un consulente finanziario.

Scelta della location

Un secondo consiglio per aprire una ditta di pulizia consiste nella scelta della location. Quest’ultima, a differenza di altre imprese, non ha la necessità di uno spazio in una grande città o di vetrine. Si consiglia di sceglierla in un posto non troppo trafficato e dove sia possibile stabilire numerosi uffici amministrativi dell’attività, o in alternativa un locale dove sia possibile tenere all’interno i mezzi di trasporto e le attrezzature volte alle operazioni di pulizia.

Questi strumenti sono essenziali per i dipendenti. Molti mezzi di trasporto e attrezzature hanno delle dimensioni abbastanza grande, pertanto si necessita di un locale sufficientemente ampio, che può anche essere trovato in una zona non del tutto centrale, come i dintorni della propria città.

Le aziende di pulizia solitamente sono localizzate in una zona industriale, la medesima dove si avvia la propria impresa.

E’ raccomandabile la scelta di uno stabile avente almeno una grandezza minima di 150 metri quadrati, con due aree apposite per i prodotti e le attrezzature. Sono inoltre necessari degli spazi adatti per i bagni del personale e gli spogliatoi.

Infine, si consiglia di selezionare uno spazio apposito per l’area amministrativa dove è possibile gestire fatture, pagamenti, appuntamenti, ordini e i vari dipendenti.

Tenere conto dei costi

Infine, l’ultimo consiglio è quello inerente ai costi della ditta di pulizia. Nello specifico, i costi possono derivare da differenti fattori, pertanto si consiglia di prestare molta attenzione.

Innanzitutto i prezzi derivano dalla tipologia di azienda, che può avere un lavoratore autonomo oppure differenti dipendenti. Inoltre si può pensare a una ditta a dimensione familiare o ancora più estesa.

Si deve anche considerare la tipologia di servizi offerti: se non si impiegano delle macchine infatti si avranno minori spese a cui badare. Quegli strumenti sono infatti adeguati per lavori più professionali ed estesi.

Per quanto riguarda le questioni burocratiche, si consiglia di aprire una partita iva, fondamentale per qualsiasi azienda e per la sua nascita. Inoltre ci si dovrà iscrivere ad istituzioni quali Inps e Inail.

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