
Interessante decisione quella del Tribunale di Monza (estensore ordinanza Giudice De Giorgio) che ha delegato in mediazione le parti legate da un rapporto di parentela, anche per tutti gli altri conflitti che li vedono coinvolti e non ancora non sfociati in un processo.
La complessità del conflitto nel quale si colloca la lite dedotta nel giudizio, la relazione di parentela tra le parti, le loro pregresse buone relazioni, l’esistenza di ulteriori conflitti tra le stesse che coinvolgono altri parenti, sono i motivi che hanno suggerito al Giudice l’opportunità di avviare le parti ad una soluzione negoziale attraverso una mediazione effettiva con la partecipazione personale delle parti e dei rispettivi avvocati.
Con questa pronuncia il Giudice ha affidato implicitamente al mediatore il compito di allargare il tavolo negoziale per pervenire ad un accordo che risolva il complesso conflitto familiare, di cui la lite demandata (domanda di restituzione di 100.000 euro che la parte attrice assume di aver versato a titolo di mutuo nel 2005 al nipote, convenuto) costituisce soltanto la punta dell’iceberg.
A breve il testo integrale dell’ordinanza.